TRAC-FLU

Utilizzo di TRaccianti Artificiali per la Caratterizzazione di FLUssi idrici sotterranei in frane e arginature al fine di mitigare potenziali pericolosità (Acronimo: TRAC-FLU)
TRAC-FLU è un progetto finanziato dalla Fondazione di Vignola nel 2015.

Descrizione del progetto

simbolo_newFlussi sotterranei e filtrazioni sono tra le principali cause di fenomeni franosi, collassi di argini fluviali e di invasi artificiali. Inoltre, fenomeni di filtrazione sono tra le cause di mal funzionamento di opere idrauliche di sbarramento fluviale (briglie e dighe). Dissesti e alluvioni hanno interessato nel presente, ma anche nel passato, il territorio montano e di pianura della Provincia di Modena provocando ingenti danni e costi agli abitanti e alle attività produttive locali.

Come altre tecniche di indagine, geotecniche e geofisiche, le Prove di Tracciamento con Traccianti Artificiali sono una valida soluzione per l’esplorazione del sottosuolo. Esse permettono la definizione e la caratterizzazione dei flussi idrici sotterranei e dei moti di filtrazione in genere. Tali informazioni sono tra gli elementi principali per una corretta progettazione di un’opera idraulica sotterranea di mitigazione (di drenaggio) o per la scelta della tipologia d’intervento a contrasto dei fenomeni sopra citati. Tali prove possono essere condotte preventivamente per il controllo della presenza/assenza di filtrazioni in arginature e opere di sbarramento, oppure in caso di evidenze di criticità in atto in fenomeni franosi (ad esempio aumento degli spostamenti). Tali test possono dare informazioni qualitative e quantitative sui percorsi e sulle modalità di trasferimento dei flussi (tipi di processi di trasferimento, di massa o di pressione; tempi e velocità di percorrenza; stima della porosità efficace, parametro idrogeologico fondamentale) e sulla presenza di vie preferenziali di flusso (fratture o orizzonti geologici conduttivi; fratture o vuoti in diaframmi e muri di fondazione). Inoltre, prove di questo tipo possono essere condotte anche successivamente a collassi o eventi parossistici di frane e possono dare informazioni e parametri di grande utilità per gli Enti che operano sul territorio (Comuni o Unioni di Comuni, Protezione Civile, Consorzi di Bonifica, Servizi Tecnici di Bacino, AIPO) o per Studi Privati di Progettazione.

Esempio di prova di tracciamento con Fluorescina-Na nella Frana di Ca' Lita. Nella foto è ritratta la fase di iniezione del tracciante in un pozzo-piezometro presente nella zona di coronamento della frana.

Esempio di prova di tracciamento con Fluorescina-Na nella Frana di Ca’ Lita. Nella foto è ritratta la fase di iniezione del tracciante in un pozzo-piezometro presente nella zona di coronamento della frana.

Lo scopo del progetto è acquisire e utilizzare, in casi di studio siti nel territorio di competenza della Fondazione (siti preventivamente concordati con gli Enti che operano sul territorio) una strumentazione per prove di tracciamento (quali un fluorimetro da campo e altra strumentazione accessoria) tecnologicamente avanzata, in grado di lavorare in sito, in continuo (con intervalli di acquisizione tra 2 secondi e 15 minuti), in pozzi o in piezometri (sino a 30 metri di profondità) e in fiumi. Poche sono le società a livello mondiale che producono strumentazione con queste caratteristiche e tra queste alcune società di punta aggiornano continuamente i sensori che equipaggiano i fluorimetri per indagare nuovi e diversi tipi di traccianti artificiali (Fluorescein, Pyranin, Eosine, Lyssamine, Chlorophyll A, Amidorhodamine, Rhodamine, Sulforhodamine, Tinopal, Na naphtionate, polycyclic hydrocarbons).

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